mercoledì 29 ottobre 2008

Giorno uno


Oggi, giorno Primo dell’Anno Primo di Nostro Signore Silvio, dichiaro ufficialmente aperto il nuovo corso che questo paese intende intraprendere; l’hospice della cultura, il lento e dolce fiume che porta alla morte, ingrossato dalla stupidità dei nostri governanti, le melmose sabbie mobili che inesorabilmente avvinghiano le nostre menti, la pece di razzismo che si attacca alla nostra pelle, stanno vincendo sulle virtù di pochi naufraghi alla deriva in un oceano di melassa geneticamente modificata. Io, Robinson Utopic Crusoe, mi attacco all’albero maestro di questa zattera improvvisata che è la mia dignità… Oggi, giorno Primo dell’Anno Primo di Nostro Signore Silvio, vergo su questa pagina virtuale i miei dannati pensieri da uomo non libero. A voi posteri, se il server lo concederà, i miei ultimi sospiri. Che Dio strafulmini l’alzheimeriano Francesco, che dalle righe del quotidiano e dagli scranni dell’ex Senato rimembra metodi arcani sull’utilizzo degli infiltrati… Che Thor saetti sulla maledetta Mariastella, donna priva di spina dorsale al soldo del potente Suo Signore… Che Allah punisca Renato, represso per colpe non sue ma genetiche, perché della sua frustrazione noi non si paghi pegno… Questo è il pensiero del giorno Primo dell’Anno Primo di Nostro Signore Silvio, la sonno ammanta i miei pensieri e se il destino vorrà concedermi un’altra possibilità altre vergate virtuali seguiranno… Addio o arrivederci.

1 commento:

Anonimo ha detto...

arrivederci pu che addio, non credi?