sabato 26 aprile 2008

Mi dai il tiro?


Driiin... driiin... "Chi è?" dice lei, "Sono io, dammi il tiro" dice lui.

Questa scena si svolge quotidianamente quando lui (io) torna dal lavoro e suona il campanello di casa. Lei, la dolce mogliettina, esegue l'ordine premendo il pulsante per aprire la porta d'ingresso alla palazzina, lui (sempre io) sale le scale, entra nella splendida reggia di 67 mq. (calpestabili!) e dimentica immediatamente la giornata di lavoro ormai trascorsa. La domanda è: che significa "dare il tiro"? I bolognesi sanno di dover premere il pulsante per aprire le porte (adesso lo sanno anche i forestieri che leggono il mio blog) ma da dove proviene questo modo di dire? Come sapete il centro di Bologna è famoso per i portici e le abitazioni antiche erano dotate al piano terra di una grande porta per fare entrare i cavalli che andavano nel chiostro interno dei palazzi. Essendo gli appartamenti al primo piano, quando l'ospite giungeva suonava la campanella (o bussava forte) e per aprire il portone dal piano superiore bisognava "tirare" una corda che faceva aprire il portone in basso. Da qui il termine da gridare sotto il portico: "mi dai il tiro" (alla corda)? Fatto stà che a Bologna e dintorni non vedrete i due pulsanti con scritto LUCE e PORTA bensì LUCE e TIRO.

3 commenti:

Jane (Pancrazia) Cole ha detto...

Questa informazione entra immediatamente nel gruppo "Notizie da utilizzare per darsi un tono". Della serie:"Ma quante ne so?"
Grazie! ;)

DRESSEL ha detto...

beh...corro a rivendermela, non so con chi, ma me la rivenderò

Anonimo ha detto...

bella questa non la sapevo, complimenti a presto
Luca e Chiara